22 luglio 2022

Tryhardare

Io mi chiedo perché i verbi 
che inventiamo in italiano 
adattando senza garbo
espressioni dall'inglese 
vanno immancabilmente
a finire nella prima
delle tre coniugazioni.

Io mi spiego, spero meglio, 
adducendo al mio discorso 
come esempio 'tryhardare'.
Questo verbo singolare 
che proviene da try hard 
viene usato con lo scopo 
di descrivere l'azione 
di provare duramente, 
con alacre abnegazione,
(di impegnarsi con fatica 
e con fare assai zelante)
per raggiungere uno scopo.
 
Se la sua coniugazione 
fosse, invece della prima,
la seconda (in italiano, 
o la terza del latino) 
non sarebbe tryhardare 
ma tryhardĕre il verbo. 

Noi potremmo coniugarlo 
come ardere, pertanto 
io tryhardo, tu tryhardi 
mentre insieme tryhardiamo.
Ad un tratto ci stanchiamo 
e d'accordo decidiamo 
che diremo tryhardire.
Lo mettiamo nella terza 
delle tre coniugazioni 
(tre ne abbiamo in italiano).

Dunque lo coniugheremo 
senza dubbio come ardire,
quindi quando tryhardisco 
tu distante tryhardisci 
ma non vuoi stare lontano;
ti appropinqui, noi ci uniamo 
ed ancora tryhardiamo.

Ma se il verbo è tryhardare
non si sa cosa inventare 
per poterlo coniugare. 
Forse ci si può ispirare 
ad un verbo come dare, 
però dare è irregolare 
(do, das, dedi, datum, dare) 
e se ancora come prima 
io tryhardo (chi mi frena?) 
tu non dirmi quel che fai:
già lo so che tryhardai.

Ti appropinqui, ci riuniamo
ed insieme che facciamo?
Che domande! Tryhardiamo!