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19 gennaio 2024

Mi comprerò

                        mi comprerò
le parole sono state
censurate dall'autore
per il piccolo timore
di apparire inopportuno

ma che bene che ti voglio
se tu vuoi bene a me,
anche se tu non lo dici
e così il sospetto nasce:
tu lo fai per la prebenda...
lo fai per il guiderdone.

22 dicembre 2023

Te

Tediato a tal punto
dall'essere giunto
con fare compunto
a desiderar di
morire d'inedia
(noi non lo si invidia)
salì su una sedia
disposta con cura
accanto alla forca
ma ciò (stare attenti!)
faceva per noia,
fors'anche per celia
ma non certamente
per altra ragione
difatti s'è detto,
avendo ragione,
che l'impiccagione
non era suo intento.
Che pensa? Che mento?

Dicevasi prima
che presa la sedia
salivaci in cima
ma senza gran lena,
in estasi cupa
tutt'altro che amena.
Presumibilmente
ora meglio di prima
vedeva distesa
(non prona, supina)
quell'alma serena
di lei che bramava,
voleva, agognava,
la fine di lui
prossìma e vicina.

Di lei che credeva
la fine vicina
con gusto rideva
poi l'apostrofava
dicendo 'che fessa'.
In quanto alla sedia,
trovavasi in cima
e deliberava
di scender da essa
ponendo a quel tedio
alfine rimedio.

14 ottobre 2023

A Matilde

A Matera, in riva al mare,
c'è la madre di un signore
(un soggetto, un tizio, un tale...)
che in maniera amatoriale
e del tutto non virile
matta e ria vedo intimare,
con un'arma immateriale,
l'armatore di un reale.

Si dà il caso che il signore
(l'armatore, il tizio, il tale...)
minacciato con livore
della prima sia (stupore!,
lo direste?) il genitore.

Forse fragorosamente,
forse colto da remòre,
(da remòre? non è piana...
dillo bene per favore!)
il sollecito lettore
vispo e all'erta ormai da ore
dirà "Scusi," all'autore
"ma dev'esserci un errore.
Non può essere il signore,
della donna in riva al mare,
la progenie e il genitore".

Egli, essendo un armatore,
disponendo di congegni
da difesa di valore,
non dovendosi curare
di quell'arma immateriale
che è tutt'altro che reale
e non serve a intimorire,
senza rèmore la assale
(ora è giusto, niente male...)
ma la madre gli ricorda
che a Matera non c'è il mare
dunque tutto lo scenario
che ho descritto in queste righe
vive solo nel mio dire
e la scena surreale
che persevero a narrare
non si può verificare.

Non per spregio (ovvio, no) ma
per potersi migliorare
è invitato ad umiliarsi
il sollecito lettore
che all'anagrafe va e dice
"non può essere la donna
figlia ed anche genitrice"
contestando la stranezza
di un legame familiare
che (diciamolo, va bene...)
sarà pure irregolare
ma si situa in una scena
che è del tutto surreale
perché come ricordava
la signora all'armatore
(al soggetto, al tizio, al tale...)
a Matera non c'è il mare.

31 marzo 2023

Incontro

Ho incontrato una donna,
che era insieme ad un uomo.
Mi hanno tolto la maglia
e così ero nudo.
Mi han disteso supino
su una specie di branda.

L’uomo ha spento la luce
e nel mentre la donna
mi ha cosparso la pancia
con un fluido inodore;
ne ignoravo il colore
non potendo vedere,
nella stanza era buoi…muu!
Era buio, d’accordo,
ma c’è stato un errore
nello scrivere il testo.
Non vedendo, dicevo,
non sapevo che fosse
e pensavo ‘è sperma!’

Mi posava, la donna,
un oggetto sul ventre
e spingeva, spingeva
non con forza, con garbo;
non provavo dolore
ma per me era inquietante…
poi spostava l’oggetto
trascinandolo ancora
lungo il mio nudo ventre.

Conversava con l’uomo;
riferivavi cose
che io non comprendevo
ma parlava, lo giuro,
nella stessa mia lingua.
Ad un tratto ho asserito
che iniziavo ad avere paura.
Mi hanno messo in ludibrio.

Se non eran due medici
e non stessi parlando
di una ecografia all’addome,
non gli avrei mai concesso
di trattarmi in tal guisa.
Ma neanche per sogno.

22 luglio 2022

Tryhardare

Io mi chiedo perché i verbi 
che inventiamo in italiano 
adattando senza garbo
espressioni dall'inglese 
vanno immancabilmente
a finire nella prima
delle tre coniugazioni.

Io mi spiego, spero meglio, 
adducendo al mio discorso 
come esempio 'tryhardare'.
Questo verbo singolare 
che proviene da try hard 
viene usato con lo scopo 
di descrivere l'azione 
di provare duramente, 
con alacre abnegazione,
(di impegnarsi con fatica 
e con fare assai zelante)
per raggiungere uno scopo.
 
Se la sua coniugazione 
fosse, invece della prima,
la seconda (in italiano, 
o la terza del latino) 
non sarebbe tryhardare 
ma tryhardĕre il verbo. 

Noi potremmo coniugarlo 
come ardere, pertanto 
io tryhardo, tu tryhardi 
mentre insieme tryhardiamo.
Ad un tratto ci stanchiamo 
e d'accordo decidiamo 
che diremo tryhardire.
Lo mettiamo nella terza 
delle tre coniugazioni 
(tre ne abbiamo in italiano).

Dunque lo coniugheremo 
senza dubbio come ardire,
quindi quando tryhardisco 
tu distante tryhardisci 
ma non vuoi stare lontano;
ti appropinqui, noi ci uniamo 
ed ancora tryhardiamo.

Ma se il verbo è tryhardare
non si sa cosa inventare 
per poterlo coniugare. 
Forse ci si può ispirare 
ad un verbo come dare, 
però dare è irregolare 
(do, das, dedi, datum, dare) 
e se ancora come prima 
io tryhardo (chi mi frena?) 
tu non dirmi quel che fai:
già lo so che tryhardai.

Ti appropinqui, ci riuniamo
ed insieme che facciamo?
Che domande! Tryhardiamo!

05 giugno 2022

Negro

Vi è, dentro al borgo, un albergo
e dentro all'albergo c'è un negro.
Sebbene da un occhio sia guercio,
lo scorgo e mi sembra pigro;
infatti non mangia nient'altro
che una manciata di sorgo.

Lo scorgo ma non lo denigro;
va bene, si tratta di un servo
ed io sono armato di nerbo
però non lo obiurgo: non vergo,
non vapulo il corpo suo glabro.

Pensando sia sporco e non negro,
dapprima di acqua lo aspergo
e quindi il suo volto detergo 
ma non cambia nulla e mi accorgo
che trattasi proprio di un negro.

Del dramma del negro che, pigro,
mangiando soltanto del sorgo
diventerà sempre più magro
io presto, dicevo, mi accorgo
e quindi gentile gli porgo
un'altra manciata di sorgo.

Poi con le parole lo urgo,
gli dico: 'capisco, sei pigro,
ma non arguisci, o negro,
che tu ingurgitando soltanto 
dei turgidi grani di sorgo
ti fai via via sempre più magro'?

Il negro non dice a me 'grazie'
(di contro non gli dico 'pergo'
dacché non esiste quel verbo)
ma muta da agro ad allegro.
Si volta mostrandomi il tergo,
va via e lo vedo che arranca...
poffare! il negro è una bianca!
Il pene gli manca e indossa
due calze di bianca filanca.

A tanto alla fine convergo:  
di certo è perché sono guercio 
che il negro mi sembrava lercio;
esigua è la dose di sorgo
ma non perché il negro sia pigro, 
piuttosto perché quella bianca 
è umana, non è una giovenca 
e il sorgo alla lunga la stanca.

09 aprile 2022

Rimuovi

Rimuovi i tuoi peli
però ti cauteli.
Prestando attenzione
scongiuri i reconditi mali
che insiti vedi
nell'operazione
che porta il nome
di depilazione
la quale, del resto, si sa,
consta solo nel gesto
di togliersi i peli.

E in niente di più.

20 marzo 2022

Maritare coniugato

Chi ha per moglie 'maritare'?
Non ha moglie 'maritare'
non essendo coniugato.
'Maritare' è un infinito,
ma se fosse coniugato
diverrebbe 'io marito'
ed essendo lui marito
presumiamo avrebbe sposa,
ma sarebbe un'altra cosa
se lui fosse un invertito;
in quel caso, pur marito,
non la sposa, ma il marito,
dopo l'esperito rito avrebbe seco.

E se avesse lui un marito,
diverrebbe 'maritato'
ma sarebbe in altro modo coniugato.

È perfetto (cioè finito)
lo sproloquio strampalato
sulla moglie e sul marito
auspicando che nessuno
sia talmente tanto ardito
da recarsi al loro rito senza invito.
 
Noi ardiamo e ci andiamo,
essi chiamano i pompieri.

22 dicembre 2020

Se

Se ti parlo e, nonostante
l'interesse tuo sia intenso,
non capisci quel che dico
e tanto meno quel che penso,
forse piove o tira vento
o più banalmente è il mio
colloquiare buono a stento
che imperversa con fomento
e alimenta il mio lamento
conseguente all'evidente
situazione sconveniente
che nemmeno quando penso
io capisco quel che penso.

06 agosto 2020

Sa

Se incappi in quei salici,
salici. Ci troverai
sedici sudici
sadici (sordidi,
credici) saliti
in salute sui
sedici salici
dicendo "Salute!,
siam sedici
sordidi sudici 
sadici saliti
a sedere su
sedici salici".

11 ottobre 2019

Femmina

Rigorosa mente,
rigorosa, mente 
rigorosamente.

28 settembre 2019

Indispensabile

Ti darei tutto ciò 
che per te è indispensabile 
ma non so come fare
perché è indispensabile.

25 marzo 2019

Orribile

Evito gli esseri umani e per questo
si può giustamente dire di me 
che sono un essere orribile.

Ed essendo io orribile
gli esseri umani mi evitano.

E così io instauro un processo
in cui non faccio nulla
(se non all'inizio)
e mi faccio evitare
dagli esseri umani.

05 marzo 2019

Macchina

Mi sono sognato
che mi rubavano
la macchina
con un filo di lana.
Che cosa strana.

Che cosa strana.

06 febbraio 2019

sole

Nei giorni di sole (lo sai)
io penso soltanto a te.


Nei giorni di pioggia
io penso ai giorni di sole
passati pensando a te.

Nei giorni da solo io penso
ai giorni di pioggia in cui
ripenso a quei giorni
di pioggia passati a pensare
ai giorni di sole con te.

30 luglio 2018

ovvero

Ovvero significa
ovvero, ovvero
ovvero significa
oppure.
Pure!

02 febbraio 2018

ff (fortissimo)

Cagavo,
e mentre cagavo mi sporcavo di merda.

Ma non mi sporcavo
di merda soltanto
il buco del culo,
bensì tutto il corpo,
la faccia e i vestiti.

E più mi sporcavo,
più io ci provavo a pulirmi,
ma non ci riuscivo.

Più mi pulivo
e più mi sporcavo di merda.

Perché il mio pulire
in fondo non era
che ingenuo spalmare
la merda con una
pezzuola.

12 gennaio 2018

68

Quest'anno
compiranno
sessantott'anni
i sessantottini
di diciott'anni.

03 aprile 2016

Kanda principe Kanda

Una astronave solitaria fuori nello spazio.

Il sistema solare è un luogo solitario.

Nettuno, Giove, Saturno e Marte
Mercurio, Plutone, Venere, le stelle.

Kanda, principe Kanda!

Dove sei tu?
Kanda, principe Kanda!

Questo pianeta è nuovo.
Kanda, principe Kanda!

Terra è verde e blu.
Kanda, principe Kanda!

Damek Za è dopo te!


2002

17 gennaio 2011

poesia


dio bo'
che roba
Recoba
che si droga